Il nome della varietà Dolcetto deriva dalla dolcezza delle uve, ma in vigna è un vitigno sensibile e in cantina il vino è delicato ed esigente. La prima uva rossa ad essere vendemmiata, ha bisogno di cure e attenzioni particolari. Si dice che il Dolcetto abbia il carattere dei contadini Piemontesi: subito è chiuso e un po’ scontroso, ma quando si apre dispensa sorrisi. Così è Furèt, dal piemontese furetto, vino giovane e grintoso, ha il carattere di questo piccolo animale veloce, così come il Dolcetto a raggiungere la maturazione. In questo vino la Villadoria ha cercato la freschezza e la tipicità del vino delle tavole dei vignaioli di una volta.
Informazioni aggiuntive
uvaggio | Dolcetto |
---|---|
colore | rosso rubino intenso |
gradazione alcolica | 12 – 13% |
temperatura di servizio | 18° C |
fermentazione | in vasche di acciaio inox a temperatura controllata. La macerazione dura circa 10 giorni, con frequenti delastage. Questo metodo consente di ottenere un vino ricco in profumi. |
affinamento | Vino dell’annata, è pronto per essere imbottigliato all’inizio dell’anno dopo la vendemmia. Esprime il meglio del suo potenziale nei primi 2 anni di vita. In annate particolarmente favorevoli può continuare la sua evoluzione per 5 anni. |
olfattiva | spiccati sentori di piccoli frutti rossi, violetta e mandorla |
al palato | vinoso, asciutto e leggermente amarognolo, come tipico di questo vitigno |
abbinamenti | vino da ogni giorno, bene accompagna tutte le portate da antipasti a secondi non troppo impegnativi. |